Poco ma sicuro, di giornalismo non ci capisco niente (dopo tutto, non ho frequentato i corsi di aggiornamento promossi dall’Ordine) ma, d’istinto, mi sarei aspettato più attenzione, da parte dei media, per la notizia che qui riassumo: gli astronomi potrebbero aver individuato una “superstruttura” in rotazione attorno alla lontana stella Kic 8462852; un apparato che presupporrebbe l’esistenza di una civiltà tecnologica molto avanzata.
Certo, come si dice in questi casi, il condizionale è d’obbligo ma la necessità di ricorrere a questo tempo verbale non ha mai trattenuto i giornalisti dall’approntare titoloni e “sparare” notizie in testata di pagina.
La possibile “superstruttura” di Kic 8462852 è stata invece collocata nella seconda colonna dei siti Internet, laddove trovano posto le foto osé di Belen, la Ferrari sequestrata a Balotelli e i video dei gattini che fanno le fusa. Per me, una scelta sbagliata: pur nella sua incertezza, la notizia è infatti molto importante. Se non altro perché dimostra – senza bisogno del condizionale – come ci sia ancora qualcuno che guarda il cielo a scopo di ricerca, e non per individuarvi assurde “scie chimiche” o per accertarsi che sia bel tempo e confermare pertanto la gita a Gardaland.
Nulla di male in Gardaland, beninteso, ma non si potrà negare che all’uomo, dopo la conquista della Luna, è venuto un po’ a mancare quello spirito di esplorazione che lo aveva distinto per secoli. Il motivo sta nella mancanza di regioni inesplorate (culliamo l’idea di andare su Marte ma potrebbe essere un’impresa disperata, peggio che raggiungere l’Ikea il sabato) ma anche nel diffuso standard culturale che ha fatto della ricerca più una faccenda di laboratorio che un’avventura da scavezzacollo. Confido dunque nella superstruttura: vera o falsa, spero possa riaccendere nell’umanità il perduto spirito di conquista , così che si trovi qualcuno pazzo abbastanza da dirsi disponibile al viaggio. A parte naturalmente i soliti Renzi e Marino.
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