A porte socchiuse

A porte socchiuse

Se le cose non sono cambiate negli ultimi trenta secondi, la partita di calcio Lecce-Bari, in programma domani, sarà disputata a porte aperte. Questo significa che qualcuno potrà assistervi, cosa che nel calcio italiano non è poi del tutto scontata.
Sulle prime, infatti, timori di ordine pubblico avevano indotto la prefettura di Lecce a disporre che l’incontro venisse giocato a porte chiuse. Nonostante l’accesa rivalità tra le tifoserie, il provvedimento era parso ai più un tantino drastico. Si erano prese in considerazione, allora, alcune soluzioni alternative alla manichea contrapposizione tra "porte aperte" e "porte chiuse". Una sorta di partita a "porte socchiuse", per così dire.
La prima idea prevedeva che i tifosi non potessero assistere alla partita; tuttavia, due di essi, uno per parte e scelti mediante sorteggio, avrebbero potuto sbirciarla dal buco della serratura per poi raccontarla agli altri. Una proposta più elaborata suggeriva invece che, una volta entrati i tifosi nello stadio, le squadre giocassero a sorpresa la partita nel parcheggio. Acceso, infine, il dibattito sull’ipotesi di giocare sì il match davanti al pubblico, ma con i calciatori travestiti per metà da puffi e per metà da teletubbies: «Un modo per stemperare la tensione» sostenevano alla Figc.
Alla fine, la partita si giocherà in assetto tradizionale e i tifosi potranno vederla. Se a questo punto vorranno farlo, beh questo è un altro discorso.

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