La Società pone delle domande e la Cultura risponde; l’Umanità alza un grido di bisogno e l’Educazione accorre; il Consesso civile pesta una cacca e la Saggezza gli indica come evitare, in futuro, di incappare nello stesso inconveniente. In altre parole: è in corso una danza tra l’Uomo e la Sapienza; il primo muove, la seconda risponde. Qualche volta capita che si pestino i piedi a vicenda, ma c’è modo di rimediare.
Oggi la Società conosce il fenomeno delle bufale, delle “fake news”, delle invenzioni fatte circolare per superstizione, interesse, pura ignoranza. Come rimediare? Semplice: studiando.
Ecco dunque che l’Università di Washington ha predisposto un corso, anche online, per difendersi dalle informazioni “bullshit”, parolina che potremmo tradurre con “st...ata”. Il corso, aperto per la sessione autunnale, si pone obbiettivi precisi: insegnarci a rimanere vigili e scettici di fronte alle informazioni che riceviamo; riconoscere le “st...ate” al volo, o quasi; individuare ciò che le rende tali; istruirci a smentirle e, infine, fornirci conoscenze tali da poter diffondere queste smentite nel nostro ambiente.
Il corso - denominato ufficialmente “Calling bullshit” - si ripromette dunque di trasformare gli allievi in Testimoni della Verità, o quantomeno della Ragione. Obiettivo ambizioso, tanto che viene subito da dubitare sia realizzabile e perfino onesto. Un momento! Che stia già funzionando?
© RIPRODUZIONE RISERVATA