Cari miei garzoncelle e garzoncelli scherzosi, ovviamente nulla ho da aggiungere a ciò che disse Leopardi sulla prevalenza della vigilia rispetto al dì di festa. Qui, poi, si tratta di Vigilia con la V maiuscola e la promessa di serenità, benessere e - osiamo - addirittura di felicità si fa insistente come le rassicurazioni di un politico sul taglio dell’imposizione fiscale.

Naturalmente, questa sensazione di felicità soffusa, onnipresente e soffice, a guisa delle nevicate che accompagnano i quadretti natalizi, è del tutto illusoria: molti, per varie ragioni, a Natale non si divertiranno affatto, ed è giusto ricordarsi di loro.

Non possiamo nascondere però il fatto che per tanti, forse per la maggioranza, il Natale, con relativa Vigilia, è ancora la festa più “potente” dell’anno. Non so come avete deciso di trascorrere queste giornate, immagino abbiate lasciato spazio alla tradizione. Spero solo vi asteniate dall’imboccare l’ennesimo tunnel di impegni: telefona a questo, invita quella, prepara la torta, vammi a comprare la mostarda che me la sono scordata. Pensate piuttosto che avete trascorso un anno inseguendo Imu e le sue Sorelle, preoccupandovi per il lavoro, pagando il mutuo e vigilando sulla salute dei vostri cari. Pensate che, in tutto questo, non vi ha aiutato nessuno, se non le persone più immediate.

Pensate soprattutto a una nevicata; non una di quelle vere, che subito vi fanno dubitare di aver cambiato le gomme, che «altrimenti se mi fermano sono dolori», no: pensate a una nevicata virtuale i cui fiocchi, uno a uno, distendono sul globo una coltre di pace e di riposo. Una coperta destinata, come quella nevosa, a sciogliersi, ma che per il momento ci unisce e rassicura, zittendo il consueto, convulso chiacchiericcio, rilassando nervi e muscoli, e provocando una progressiva quanto lenta - ma solenne - caduta della palpebra. Alludo a uno stato di benefico torpore, di innocuo intorpidimento, di serena catalessi che ogni tanto, anche lontano dalle festività, mi viene ironicamente diagnosticato dalla signora Malinpeggio. A proposito, tanti auguri anche da parte sua.

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