Andarsela a cercare

Andarsela a cercare

Solo per il fatto che facciamo finta di non capire, eccoci tra i piedi un altro casino di cui potevamo fare a meno. Allora: che cosa ha detto Andreotti? Che l’avvocato Roberto Ambrosoli, assassinato sotto casa da un sicario nel 1979, «se l’era andata a cercare». Tutti lo criticano, adesso, il vecchio Giulio, senza considerare che lui, come ha subito tenuto a precisare, non ha detto «se l’è andata a cercare», quanto piuttosto «ma sì, se l’è andata a cercare». Come a dire: «Eh, se l’è andata a cercare». Cosa ben diversa sarebbe se avesse detto «se l’è andata a cercare!» perché, in questo caso, qualcuno avrebbe potuto intendere che «se l’era andata a cercare». No: lui ha detto che «se l’era andata a cercare» nel senso che «se l’era andata un po’ a cercare». Ecco, così: «se l’era andata un po’ a cercare». Non che «se l’è andata a cercare cercare»; allora sì che la polemica sarebbe comprensibile perché uno, in tutta onestà, potrebbe supporre che Andreotti avesse detto «quell’Ambrosoli lì se l’è andata a cercare». Al contrario, lui ha detto che «se l’era andata a cercare», a intendere, di fatto, che «se l’era cercata», ma non «cercata davvero»; «cercata» così, invece, come a volte si «cercano» le cose, in realtà, senza «davvero cercarle». Se se la fosse «davvero cercata» sarebbe ben diverso, capite? Allora si potrebbe quasi dire che «se l’era andata a cercare». Ma se non ci arrivate da soli, a capire ’ste cose, che razza di italiani siete?

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