Dite quello che volete, manifestate pure i vostri dubbi sulla civiltà quando in tv vedete apparire Flavio Insinna, ma datemi atto che rispetto a cento anni fa viviamo in una società sorprendentemente avanzata. Pensiamo soltanto all'aviazione civile. Di norma, quando non abbiamo in programma di prendere un aereo, pensiamo all'uomo come a un permanente abitante della terra. Ben pochi, come Samantha Cristoforetti, hanno la possibilità di alloggiare nello spazio: tutti gli altri vivono rasoterra, o tuttalpiù rialzati di qualche piano. Ebbene, non è proprio così. In ogni istante una fetta non trascurabile dell'umanità, migliaia e migliaia di persone, sfreccia a quasi dieci chilometri di altezza: sono i passeggeri dei voli di linea. Per rendersi conto visivamente di quanti aerei siano in volo contemporaneamente basta collegarsi a flightradar24.com
e ci pensate, è straordinario: il volo, ormai, è diventato una condizione quasi naturale. Ecco perché non sorprende che gli uomini ormai si comportino in cielo come fanno sulla Terra. E' accaduto su un volo della AirAsia decollato da Bangkok, dove un gruppo di turisti cinesi ha scagliato acqua bollente contro un'assistente di volo, e accade in mille altri episodi che capita di leggere nelle cronache. Soprattutto, è consolante sapere che questa umanità tenuta sospesa da un prodigio aerodinamico conquistato in anni e anni di ricerca e perfezionamento, è in realtà mezza ubriaca. Lo ha rivelato la recente confessione di una stewardess: l'ubriachezza a bordo è diffusissima. Spesso quieta, ovvero passiva, non di rado diventa molesta e in qualche caso perfino violenta.
Un problema non da poco per chi gestisce i voli e per chi si ritrova a viaggiare in compagnia di un branco di avvinazzati. Per noi, soprattutto, l'ennesima dimostrazione di quanto sia intimamente ridicolo l'essere umano. Proiettato con dedizione a volte stupefacente verso grandi conquiste, non trova di meglio che festeggiare riducendosi in pappetta. Questa faccenda degli ubriachi volanti mi sembra una straordinaria metafora della condizione umana: angeli in bottiglia.
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