Attaccati alla materia

Nient’altro che una scommessa, un azzardo, ma sono abbastanza sicuro che tra i lettori di questa rubrica non abbondino i professori di fisica. Dico questo non per sottovalutare l’intelligenza e la preparazione di chi legge queste righe (come potrei? Sarebbe un’evidente contraddizione...) ma perché i professori di fisica non sono molti, i lettori della rubrica anche meno e dunque si vede come le probabilità che la mia affermazione risponda a verità siano piuttosto alte.

Poco male, perché il non essere professori di fisica permette di assaporare il fascino della materia con più intensità. Ci sono concetti, nella fisica sub-atomica, che possiamo assimilare ma non comprendere del tutto: resta una patina di mistero che rende ogni cosa più affascinante.

Prendiamo l’antimateria. Spiegato in soldoni, il concetto è che per ogni particella di materia - atomi, elettroni, protoni - ne esiste una di antimateria con carica opposta. Per esempio, l’equivalente-contrario dell’elettone è il positrone. Dove stia tutta questa antimateria non è ben chiaro: sappiamo per esempio che cade sulla Terra sotto forma di raggi cosmici e che le banane (!) ne producono una minima quantità, grazie alla naturale presenza in esse di un isotopo di potassio, ovvero di un atomo con diverso numero di neutroni rispetto all’atomo base dell’elemento, in questo caso, appunto, il potassio.

Inoltre, e qui la faccenda si fa interessante, gli scienziati ipotizzano che durante il “Big Bang” all’origine dell’Universo sia stata creata materia e antimateria in eguale quantità. O meglio, che dovrebbe essere così, ma in realtà qualcosa è andato “storto” (o “dritto”, se si vuole): siccome, incontrandosi, materia e antimateria producono energia (e non materia) la nostra stessa esistenza deve essere stata originata da un’asimmetria, ovvero da una piccolissima prevalenza della materia sull’antimateria. Questo spiega perché siamo qui. Non solo: spiega perché ci sia un Renzi e non un anti-Renzi. A noi non resta che attaccarci alla materia e vedere come andrà a finire.

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