Le riprese sono iniziate soltanto ieri ma "Le tre rose di Eva", nuova fiction di Canale 5, promette grandi cose. Addirittura, pur senza averne visto un singolo fotogramma potremmo spingerci a definirla un capolavoro. A classificarla come tale, bastano le note di produzione che "Mediavivere", la società incaricata del progetto, ha inviato alle agenzie. Leggiamo:
«Protagoniste della storia, caratterizzata da forti tinte melò e thriller, due famiglie di produttori di vino separate da un antico odio dovuto a un delitto accaduto nel passato».
Personalmente, sono già in estasi, ma continuiamo pure: «Aurora è una ragazza da poco uscita di prigione per aver scontato l’infamante accusa di aver ucciso il padre del suo grande amore, Alessandro. Nonostante l’odio che Alessandro nutre nei confronti di Aurora, le ceneri del loro amore non sono ancora spente del tutto. Un oscuro complotto, però, minaccia la loro riappacificazione. I due dovranno combattere contro tutti e tutto per fare trionfare la realtà e coronare il loro sogno d’amore». Sipario, applausi.
In questo breve riassunto, "Le te rose di Eva" già assurge all’Olimpo delle trame completamente distaccate dalla realtà, dei sentimenti ridotti a bottigliette di profumo, dei personaggi tridimensionali quanto un foglio di carta velina. Insomma, proprio quello che ci serve per apprezzare un contesto in cui, come direbbero Aurora e Alessandro, la cenere della ragione si è spenta del tutto.
«Protagoniste della storia, caratterizzata da forti tinte melò e thriller, due famiglie di produttori di vino separate da un antico odio dovuto a un delitto accaduto nel passato».
Personalmente, sono già in estasi, ma continuiamo pure: «Aurora è una ragazza da poco uscita di prigione per aver scontato l’infamante accusa di aver ucciso il padre del suo grande amore, Alessandro. Nonostante l’odio che Alessandro nutre nei confronti di Aurora, le ceneri del loro amore non sono ancora spente del tutto. Un oscuro complotto, però, minaccia la loro riappacificazione. I due dovranno combattere contro tutti e tutto per fare trionfare la realtà e coronare il loro sogno d’amore». Sipario, applausi.
In questo breve riassunto, "Le te rose di Eva" già assurge all’Olimpo delle trame completamente distaccate dalla realtà, dei sentimenti ridotti a bottigliette di profumo, dei personaggi tridimensionali quanto un foglio di carta velina. Insomma, proprio quello che ci serve per apprezzare un contesto in cui, come direbbero Aurora e Alessandro, la cenere della ragione si è spenta del tutto.
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