Avventura a Greco Pirelli

Giacché qui mi è gradito avanzare di tanto in tanto fondamentali lagnanze circa la natura delle cose, non molto tempo fa lamentavo, appunto, come sui treni stia venendo a mancare, causa massiccio uso di telefoni cellulari e iPod, la tradizionale conversazione ferroviaria. Dopo opportuna riflessione, debbo aggiungere che un’altra categoria di persone, accanto ai parlatori al telefono e agli ascoltatori di musica, sta contribuendo all’estinzione di questa surreale, spesso buffa, quasi sempre gioiosa pratica itinerante. Si tratta di coloro che, trovato un posto accanto al finestrino per garantirsi la migliore illuminazione possibile, si immergono nella lettura di un libro.

Sì: anche a loro tocca la responsabilità della fine di quei teneri dialoghi fatti con “ma lo sa che io per la schiena ho provato di tutto”, “il mio chiropratico ha detto” e “se la Lombardia fosse la Baviera saremmo tutti ricchi”. Tuttavia, devo confessare che, per quanto in fondo non detesti neppure i parlatori e gli ascoltatori, per i lettori ferroviari ho addirittura un debole. Certo, a volte non condivido le loro preferenze letterarie, ma questa è solo colpa mia, in quanto portatore di gusti ottocenteschi e di insopportabile snobismo libresco. Però amo profondamente il loro raccoglimento: leggere è l’azione che meglio mette l’uomo nella condizione di non poter nuocere. Assorto dalla pagina, esso non sbadiglia, non si sfrega le parti intime, non dice “un attimino” e non guarda davanti a sé con l’espressione di chi crede di essere Clint Eastwood.

Soprattutto, il lettore intenerisce al risveglio, ovvero quando il treno accosta una stazione ed egli o ella alza lo sguardo per riguadagnare contatto con le latitudini e le longitudini di questo mondo. In quell’attimo, si coglie tutto lo sgomento, il rimpianto e la malinconia di chi, un momento prima nella Dublino di Joyce, nella Parigi di Simenon o nella Yoknapatawpha County di Faulkner, vede formarsi oltre il finestrino la sagoma così poco romanzesca della stazione di Greco Pirelli.

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