Balenghi in vista

In tempi recenti gli attacchi contro l’Unione europea, le banche, l’industria farmaceutica, la massoneria, i poteri forti, eccetera, si sono fatti preoccupanti. Non perché alcune – o tutte – queste cose non abbiano responsabilità e scheletri per l’armadio, quanto per la deriva paranoica, cospirativa, evidentemente sgangherata di queste posizioni. Si traslocano altrove le colpe, si elude la complessità dei problemi, costruendo a bella posta un nemico unico, tanto più diabolico e inafferrabile quanto più la ragione, irriducibile, provvede a smentire presunti indizi e a demolite spericolate teorie.

Dicevo preoccupante ma forse è solo fisiologico. Gran parte della forza di queste argomentazioni sta nel fatto che vengono ampiamente diffuse e registrate dai media allo scopo di creare frizioni, polemiche, controversie. L’immenso potere “epidemico” della Rete fa poi il resto.

Consoliamoci: non siamo gli unici al mondo a subire questi attentati all’intelligenza. Gli americani vantano molti di questi balenghi e, avendoli, non si fanno problema di mostrarli in tv. Non stupisce che gran parte dei candidati alla camicia di forza finisca sul network conservatore Fox. Da quando Barack Obama è presidente, stante il colore della sua pelle, certe fibrillazioni sono salite di frequenza. Mentre da noi ci si limiterebbe a definirlo “abbronzato”, laggiù ci vanno sul pesante. Una classifica dei balenghi più balenghi ospitati dalla Fox riferisce di Zeeda Andrews, la donna che pensa che Obama e Osama Bin Laden siano la stessa persona, nonché di Bill Cunningham, speaker radiofonico convinto che Obama abbia intenzione di “gassare gli ebrei” e di Victoria Jackson, secondo la quale il presidente “ha i tratti somatici dell’Anticristo” e sta “segretamente addestrando un esercito per uccidere tutti i cristiani e i conservatori”.

Immagino che se uno avesse il buon gusto di essere l’una e l’altra cosa insieme gli faciliterebbe il compito. Non so se guardare ai balenghi altrui aiuterà a individuare i nostri. Ne dubito: espresse in lingua madre, le fesserie tendono a passare per vere. Sta a noi vigilare. Sempre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA