Banane e tabelline

Si è fatto notare, nella Rete, un tale che pretenderebbe di aver inventato un metodo per insegnare la matematica (va beh, le tabelline) agli alunni. Va subito detto che la notorietà acquisita non deriva dall’efficacia del metodo. Al contrario, è la risibilità del tutto ad aver conquistato ai “video esplicativi” pubblicati su YouTube un discreto drappello di spettatori.

Il “metodo” vorrebbe insegnare ai bambini a risolvere le moltiplicazioni più semplici in base a una serie di associazioni di idee («il numero 8? Pensate a un ragno. Ha otto zampe, no?») che dovrebbero essere naturali; in realtà, avvengono soltanto nella testa, non troppo lucida, di un tale in maglietta che si sbraccia nel tentativo di dare spiegazioni. Osservare questo pazzo furioso illustrare la sua teoria come se fosse la cosa più semplice e logica del mondo è un’esperienza a tratti irresistibile: per risolvere l’operazione 8x3, per esempio, egli ci chiede di visualizzare il ragno di cui sopra e un triciclo; per qualche ragione, questi oggetti combinati dovrebbero portarci a pensare a un cesto per la spesa e a un passeggino i quali, nel cervello bacato del tizio, a loro volta compongono il numero 24.

Tra le migliaia di persone che hanno guardato i video online, l’unico a essere convinto della bontà del “metodo” è il folle di cui sopra. Il resto del mondo, intelligente o meno, perspicace o meno, ha subito inteso trattarsi di un delirio e lo sfrutta per ciò che vale: l’occasione di farsi due risate. Questo accade quando le cose sono chiare e le prospettive ben allineate. Allo stesso modo, quando un tale, dal podio, blatera frasi smozzicate circa calciatori e banane dovrebbe essere trattato come è giusto: due risate, una pedata in quel posto e via che si passa ad altro. Invece, qualcuno lo vuole ancora presidente della Federazione calcio. Siccome non è possibile si faccia sul serio e si pensi che quanto immortalato in un video ormai celebre sia passibile di interpretazione, sotto sotto ci dev’essere dell’altro. E questo, francamente, spaventa.

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