Bilancio positivo

Bilancio positivo

Bilancio positivo. Lo si sente ripetere ovunque: bilancio positivo. È quanto ognuno, a fine anno, reclama per sé: il mio bilancio è positivo. Negativo, semmai, sarà stato il bilancio complessivo: della città, della regione, del paese, del continente, del mondo. Ma, per quanto riguarda il «nostro piccolo», il bilancio è senza dubbio positivo.
Lo dicono i governi, lo ripetono i parlamenti. Lo sostiene ogni partito, non importa se grande o piccolo: «Il bilancio, nel complesso, è stato positivo». A guardar bene, quel «nel complesso» nasconde non di rado catastrofi mica da ridere, eppure non impedisce a nessuno di rivendicare, in questi giorni, un sacrosanto bilancio positivo.
Nel calcio, per esempio, non c’è squadra che non annunci un rendiconto più che soddisfacente: «Il bilancio dell’annata, tutto sommato, è stato positivo». Quel «tutto sommato» si riferisce a una sconfitta 14-0 con i Pulcini della Battipagliese ma per chi non guarda al capello, il bilancio non può che essere positivo.
Soltanto, non si capisce come dalla somma di tanti parziali bilanci positivi possa uscire un complessivo bilancio negativo. Ma forse una spiegazione c’è. Pare che un Ente, uno solo ma importante, abbia chiuso il 2010 con un bilancio pesantemente negativo: l’Ente mondiale per la diffusione dell’Obiettività.

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