Buona giornata a lei

Buona giornata a lei

Ho saputo che Rudolf ha lasciato la casa del Grande Fratello dopo aver litigato con Alessia Marcuzzi. Ecco una cosa che non mi farà dormire. Non bastasse, ancora non è chiaro se Celentano parteciperà al prossimo Festival di Sanremo: su questo punto, alla Rai, si discute e si litiga.

Problemi che mi tormentano. Ma la questione che più mi sta a cuore e che davvero mi fa perdere il sonno è un’altra: possibile che tutto, ma proprio tutto, debba venire nelle nostre vite sotto forma di problema, scontro e diverbio? Capisco che ci si accapigli sulle liberalizzazioni, sull’Unione europea e perfino sul centrocampo della Sampdoria. Comprendo meno la consuetudine, la procedura standard direi, di presentare ogni avvenimento, compresi quelli più futili, sotto forma di conflitto. Intendiamoci, nei giornali questa abitudine impedisce che si passino gli argomenti in maniera edulcorata, passiva e univoca: la polemica, in questo senso, assicura il pluralismo. L’eccesso di contrapposizione provoca però l’effetto contrario: ecco altri due che litigano, pensiamo, sarà il solito teatrino: a questo punto, neppure ci interessa sapere chi ha ragione. Io sogno invece che, tra due persone, possa presto svolgersi una conversazione del seguente tenore:

«Egregio amico, le dirò, di questo Grande Fratello non me ne importa nulla». «D’accordo con lei, esimio. Tuttavia, potremmo convenire sul fatto che Alessia Marcuzzi è una gran gnocca». «Senza dubbio, signore. Buona giornata». «Buona giornata a lei».

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