Caroweb

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Si dice che, grazie a Luca e Paolo, la coppia di comici protagonista al recente Festival di Sanremo, la Grande corsa a evitare la pubblicità sia finita. Da molto tempo ormai - direi almeno dagli anni Ottanta - una fetta a volte cospicua della nostra giornata è occupata dalla fatica di evitare la pubblicità. Uno sforzo che si compie in modi diversi: dallo zapping televisivo, al gesto rapido e infastidito con il quale sottraiamo alla cassetta della posta la consueta farcitura di depliant, all’abilità con la quale, in punta di mouse, ci sbarazziamo delle finestre "pop up" che vorrebbero frapporsi tra noi e la visione dei nostri siti web preferiti, compresi quelli che raccolgono immagini di ragazze distratte al punto da aver scordato di vestirsi.
Si dice che, grazie a Luca e Paolo, tutto ciò sia cambiato. Autori di divertenti scenette per promuovere un operatore di telefonia mobile, hanno operato la clamorosa inversione: i loro spot, prodotti esclusivamente per Internet, bisogna andarseli a cercare, in un certo senso occorre guadagnarseli, dedicarvi un’azione conscia, volontaria. Esattamente il contrario della pubblicità subìta, quella che ci insegue e approfitta degli spazi visivi periferici alla nostra visione intenzionale.
Una bella conquista per Luca e Paolo, quasi una rivoluzione di cui andar fieri: aver trasformato la pubblicità da reietta a desiderabile, oggetto di anticipazione, attesa, dibattito. Spiace solo che, un tempo, tutto ciò avesse già un nome: Carosello.

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