N on vorrei constatare l'ovvio ma, ancora una volta, tocca sottolineare come ci siano significative differenze tra noi e il mondo anglosassone. Ancor più della grande divergenza in fatto di valori etici, a colpire è la piccola dissonanza. Dopo tutto, sono i dettagli a consegnarci esperienze utili a valutare la natura umana.
Ecco: gli anglosassoni ragionano molto su che cosa fare quando si esce con una ragazza o un ragazzo. L'intera esperienza del "dating", così si definisce il "vedersi" senza un reciproco impegno, è analizzata, soppesata, descritta, filtrata e catalogata. Il risultato sta in un'infinita manualistica sul come comportarsi al primo appuntamento, cosa azzardare al secondo e come interpretare ogni piccolo segnale del sempre curioso scambio emotivo tra esseri umani. Qualcuno ha perfino messo nero su bianco i cinque consigli "definitivi" per il "perfetto vedersi". Eccoli: 1) Non richiamare prima che siano passati tre giorni dal primo appuntamento; 2) Aspettate a far sesso fino al terzo appuntamento; 3) Sia sempre l'uomo a pagare il conto; 4) Le donne escano solo con uomini che hanno un buon impiego; 5) Mangiate leggero alla prima uscita.
Come questi consigli, combinandosi tra loro, possano costituire le basi di una relazione duratura non è chiaro. Mi chiedo poi se siano aperti a compromessi: per esempio, se al primo appuntamento si digiuna del tutto, è possibile far sesso prima del terzo? Questi consigli sono universalmente noti: sorge legittimo il dubbio che tutto diventi scontato. "Non richiamerà prima di tre giorni" penserà lei. "Stasera finiamo di sicuro sotto le lenzuola: è la terza uscita" si dirà lui. Se poi uno ha un buon impiego, paga il conto, non richiama e mangia leggero sarà convinto di essere un Casanova. Basterebbe questo per spiegare il declino della società occidentale.
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