Ci piaccia o no

Ci sono espressioni nella lingua parlata e scritta che vengono accettate senza critica alcuna. Sono talmente comuni che chi le usa dà per scontato di ottenere la piena comprensione di chi sta ascoltando. Diventano espressioni frequenti, "frasi fatte", proprio perché si crede che il loro significato sia accertato e condiviso.

Una di queste espressioni, per fare un esempio, è "andare a casa". I politici corrotti? "Vadano a casa". L'allenatore sempre sconfitto? "A casa!" Spesso si accompagna la frase con un'alternata rotazione del polso, le dita della mano disposte a tavoletta.

Ebbene, non è detto che queste "frasi fatte" debbano restare tali per sempre. Personalmente, io trovo molto gusto nel disfarle. Prendiamo un'altra espressione molto diffusa. Questa: "Che piaccia o no", anche nella variante: "Che lo si voglia o no". La usa chi non ammette defezioni dall'argomento di cui sta parlando e dunque, in ultima analisi, da se stesso. Probabilmente, in questa rubrica l'avrò sfruttata molte volte. Di recente però l'ho colta in un articoletto che annunciava la presentazione di un libro sull'Isis: "Un'indagine per arrivare al cuore di una situazione che, lo si voglia o meno, riguarda tutti noi". Davvero? Oh, in apparenza niente da dire: chi si chiama fuori dal fronte morale di resistenza al fanatismo dicendo "non mi riguarda"? Ma perché mai questo implicherebbe l'obbligo a prestare attenzione a un volume specifico, un prodotto che non sappiamo se buono o no, interessante o noioso, ben curato o raffazzonato? Solo perché si occupa, come tanti altri, dell'argomento ineludibile?

A me sembra che questa espressione sia un esempio - ce ne sarebbero tanti altri - di un linguaggio che nel tempo si è fatto sempre più aggressivo e arrogante, narcisistico e prepotente. Non parliamo più se non nel linguaggio della polemica e dello scontro. Dialogo e dialettica sono ormai espressioni-maschera, eufemismi per lite e contumelia. Inutile dire che una simile involuzione del linguaggio, è un problema molto grave. E che naturalmente riguarda tutti, ci piaccia o no.

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