Dieci per cento

Dieci per cento

È uno dei tòpoi più radicati nella fantascienza: gli alieni, quando ci fanno la grazia di mostrarsi fuori dalle loro astronavi, esibiscono voluminose scatole craniche le quali sarebbero adatte a contenere voluminosi cervelli; tutto ciò vuol suggerire l’idea che i visitatori appartengono a una civiltà più evoluta della nostra.
Curioso, gli scienziati hanno scoperto che è vero il contrario: l’evoluzione restringe il cervello, non lo allarga. Rispetto ai nostri antenati Cro-Magnon, che vissero in Europa dai venti ai trentamila anni fa, disponiamo del dieci per cento in meno di massa cerebrale. «Ma non per questo siamo più stupidi» aggiungono gli scienziati con precipitazione un poco sospetta: «Le ragioni di questa perdita di massa sono attualmente al vaglio della ricerca».
Alcuni antropologi sostengono che, vivendo in un ambiente più sicuro e protetto rispetto alla preistoria, l’uomo ha rinunciato ad alcune facoltà un tempo necessarie alla sopravvivenza. Altri dicono che, per la stessa ragione, gli uomini moderni hanno perduto gran parte dell’antica aggressività. «Tutte le specie passate dallo stato selvatico a quello domestico - ha spiegato uno scienziato - sono accomunate da una riduzione del volume cerebrale».
Un’ipotesi interessante, quest’ultima, ma non è detto sia quella giusta: gli studi continuano e non si sa quando potranno offrire una spiegazione concordante e definitiva. Viene il sospetto che, con un dieci per cento di cervello in più, forse saremmo chiamati a un’attesa inferiore.

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