Dolci e arrabbiati

Il gentilissimo Raffaele Frattalini mi propone uno spunto per questa rubrica. Più che uno spunto è una riflessione compiuta e mi permetto di ricopiarla parola per parola:

"Il 'bacioperuginismo', nuova corrente che va diffondendosi sui cosiddetti social. Propone frasi sentimentali, spesso sdolcinate, pericolose apportatrici di diabete amoroso. Fa il paio con il cosiddetto 'ombelicismo', altra corrente letteraria molto in voga, che offre ai lettori uno spaccato intimo di chi scrive, che vede il mondo, la vita, il prossimo tutto, concentrato nel proprio ombelico. Pericoloso per l'equilibrio psichico, porta all'introversione, all'incazzatura perenne. Meglio evitare".

Parlare di involuzione ombelicale in questa sede è un po' come parlare di corda in casa dell'impiccato, ma Frattalini ha ragione quando dice che il diffuso ragionare per sentenze, piuttosto che per ispirazioni o suggerimenti, conduce all'incomunicabilità: manca infatti concatenamento tra tesi, antitesi e sintesi. Resta l'incrociarsi, come spade d'acciaio temperato, di opposte opinioni irrefutabili. Questa battaglia tra cavalieri ciechi e ottusi non lascia intorno, non dico vinti e vincitori, ma neppure un'idea decente. Sarà per questo che, dopo tanto inutile sfinimento, ricorriamo al 'bacioperuginismo': cerchiamo di riequilibrare la rabbia con il sentimentalismo. Operazione che, come ha scoperto Frattalini, ci lascia torvi e in iperglicemia.

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