Doppi servizi

Doppi servizi

Avete saputo? Il fondatore di "Wikileaks", Julian Assange, è ricercato in Svezia con l’accusa di stupro. "Wikileaks" è il sito Internet che, appena qualche settimana fa, pubblicò decine di migliaia di documenti riservati, per lo più rapporti dei servizi segreti militari americani, dai quali, in estrema sintesi, si deduceva che la guerra in Afghanistan non sta andando per il verso.
Ciò detto, un’accusa di stupro nei confronti del fondatore di un sito tanto impertinente non può che apparire sospetta. «Ah! - avranno pensato molti di voi - Ecco che la Cia, o chi per essa, ha fabbricato una bella storia, fatta apposta per screditare Assange». È naturale che l’abbiate pensato: quando ci sono di mezzo i servizi segreti, diventa automatico pensare a inganni, doppi fini, verità ribaltate. Non sempre nell’interesse dei servizi medesimi. Avete considerato la possibilità che Assange possa avere effettivamente commesso uno stupro, certo del fatto che, con il tempo, la circostanza sarebbe stata attribuita ai servizi segreti? O, ancora: la presunta vittima dello stupro non potrebbe essersi inventata tutto, sapendo di ottenere così l’apprezzamento dei servizi segreti ai quali spillare, in seguito, un pingue emolumento?
Come vedete, basta tirare in ballo i servizi segreti perché la situazione si faccia confusa, le certezze crollino e il dubbio regni sovrano. È così in tutto il mondo: anche in Italia. Addirittura, in Italia non serve neppure tirare in ballo i servizi segreti. Basta, a volte, parlare di calcio.

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