E tu?

E tu?

Passeggiano, due signori, nella sera di una città italiana. «Avevo qualcosa da dirti» fa uno, «ma non ricordo cosa...» «Ti verrà in mente» lo rassicura l’altro, da buon amico, «piuttosto, sei stato alla celebrazione delle Foibe?» «Sono di famiglia antifascista...» «E con ciò? Si tratta del massacro di nostri compatrioti!» «Se parliamo di massacri, dovremmo  incominciare da quelli degli alleati di Mussolini». «Ecco! Tipico! C’è sempre qualcun altro a cui dare la colpa. La realtà è che i comunisti...» «Anche tu con i comunisti! Ma li vedete proprio dappertutto! Ne siete ossessionati». «Siete... chi?» «Voialtri del centrodestra: sempre a gridare al lupo per nascondere il fallimento della coalizione!» «Senti chi parla di fallimento! Se ripenso al professor Mortadella e al suo governo di trotzkisti e transessuali...» «Meglio i transessuali delle escort! Non ti vergogni, con tutto quello che è venuto fuori dalle intercettazioni? I festini, le prostitute! Minorenni, dico: minorenni!» «Ma smettila: vergognati! In quale Paese il primo ministro viene spiato da una magistratura golpista? È uno scandalo!»
Si avvicinano due signori d’aspetto nordico: pure questi passeggiano. Un brano della loro conversazione arriva ai nostri amici: Ist mir egal - dice uno - Ich komme aus Bozen» «Che cosa ha detto?» chiede un amico. «Ha detto: Non mi interessa. Io sono di Bolzano». L’altro si illumina: «Ora ricordo! Volevo sapere che cosa fai il 17 marzo, per la festa dell’Unità d’Italia…» «Non so, non ho ancora deciso? E tu?»

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