Effimero passaggio

Ogni volta che passo dalla città di Roma, non manco di visitare le rovine della grande civiltà che le appartenne: il Foro, il Colosseo, i templi di Largo di Torre Argentina, le terme di Caracalla, la sede del Pd. Tutte testimonianze di un passato, appunto, passato: per definizione, ciò che non torna. Nella grandezza e nella rovina insieme, gli antichi ruderi offrono la sintesi della condizione umana: ogni impresa, per quanto grande, è transeunte. E' destinata non a scomparire (perché qualcosa resterà, nella memoria e nel patrimonio), ma a transitare o, meglio, a trasformarsi in un qualcosa che, pur essendole debitrice di cultura ed esperienza, sarà di fatto completamente diverso.

Oggi, mi pare, siamo in una fase in cui il cambiamento si affretta verso la sua soluzione anche se, dal nostro parzialissimo punto di vista, è difficile dire quale sarà questa soluzione. Non lo scongiureremo né lo rallenteremo opponendogli una futile resistenza mentale: c'è per esempio chi non riesce ad accettare il fatto che abbiamo un ministro di colore diverso dal “democristiano-pallido” o dal “cuoio-berlusconiano” che tanto in voga sono andati per anni. Fossi in loro, su questa particolare istanza, mollerei gli ormeggi.

Dato che il cambiamento quando arriva non chiede il permesso (per referenze, domandare ai dinosauri) sarà meglio pensare al bagaglio (leggero) che sarà consentito portare con noi. In altre parole, sarà il caso di individuare che cosa salvare della nostra epoca. Non ho suggerimenti ma una considerazione: qualche cosa, per favore, cerchiamo di salvare. Non vorrei che in futuro i libri di Storia (ma ci saranno ancora i libri?) dovessero saltare le nostre vite come indegne di essere menzionate. Non è desiderio di immortalità, si tratta piuttosto di un'umanissima ripicca: i Romani, prima di scomparire, si sono accertati che noi li dovessimo studiare. Credo che i nostri posteri, per quanto ancora innocenti, finiranno per meritarsi di dover trascorrere qualche ora chini su un riassunto del nostro effimero passaggio.

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