Fabiola alla guida

La scienziata italiana Fabiola Gianotti sta per essere nominata direttore del Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare con sede a Ginevra. Come un sito ha fatto notare ieri, la dottoressa Gianotti sarà «la prima donna alla guida dell’acceleratore».

A questo punto non c’è chi, perfino tra le donne stesse, non avrà fatto la sua battuta per cui, come si dice nei tribunali, mettiamo agli atti e passiamo oltre. Il sito di cui sopra, si premurava anche di informarci che la nomina di Fabiola Gianotti arriva dopo una serie di quindici direttori tutti maschi (anche se uno amava indossare biancheria intima femminile. No, questo me lo sono inventato io).

Trovo giusto sottolineare con enfasi la caduta dell’ennesimo bastione maschile e varrebbe anche la pena di ricordare il recentissimo intervento del presidente degli Stati Uniti Barack Obama a favore dell’equità salariale tra uomini e donne: una discriminazione dura da abbattere, perfino dei Paesi più evoluti. Bello e giusto che il presidente di una Nazione per molti versi leader abbia voluto parlare a favore delle donne, anche se è difficile non pensare come ormai lo stesso Obama i suoi otto anni alla Casa Bianca se li sia assicurati, e l’aumento delle probabilità di una futura presidenza femminile avverrebbe con ben poca spesa da parte sua.

L’avanzata femminile - culturale e sociale - è talmente forte e compatta da arrivare al sublime: ovvero annullare se stessa. Mi spiego: è ancora possibile, stante questo riposizionamento dei sessi, parlare di “differenze” in settori quali la scienza, il lavoro, la politica? Certo, ci sono tanti ambiti nei quali alle donne deve essere riconosciuto il giusto e il sacrosanto ma laddove questo è accaduto, è ancora il caso di ristagnare nel giochino dei commenti, dei paragoni, dei confronti dettati da una lunga cultura del pregiudizio?

Insomma, davvero possiamo pensare che Fabiola manovrerà l’acceleratore diversamente da un collega maschio? Le battute, ve lo ricordo, le avevamo archiviate una trentina di righe fa.

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