Sono preoccupato per le sorti di questo vecchio pianeta. Sarebbe il caso di non fargli più male, per quanto è possibile, perché le conseguenze saranno terribili. Nello stesso tempo, sono convinto che se preoccuparsi è bene, stressarsi per il pianeta potrebbe essere eccessivo, quando non ridicolo.
Gli scienziati si sono accorti che i ghiacci della Groenlandia sono più sottili di quanto si pensasse. Non so quali idee avevate voi sullo spessore dei ghiacci della Groenlandia, ma era comunque sbagliata per eccesso. Il problema è che questa scoperta ha costretto gli scienziati a rifare i calcoli sul possibile scioglimento dei ghiacci medesimi, che potrebbe accadere qualora la temperatura salisse di appena 1,6 gradi rispetto a quella di epoca pre-industriale. Per darvi un'idea, prima si pensava che la temperatura dovesse salire di 3,1 gradi. Non si può negare che questo annuncio imprima un senso di urgenza, di imminenza, alla questione del riscaldamento globale tanto che, considerato un limite così sottile di escursione termica, viene istintivo mettere i sacchi di sabbia davanti alla finestra, come suggeriva il compianto Lucio Dalla.
Solo alla fine del rapporto, gli scienziati si decidono a fornire una precisazione non secondaria: raggiunta la soglia critica, il processo di scioglimento «richiederà decine di millenni». Questo conduce a un'altra scoperta: il rispetto per l'ambiente è una questione seria, fondamentale, ma estranea a quell'orgasmo da film catastrofico che, troppo spesso, una malintesa cultura ecologica vorrebbe inculcarci.
Gli scienziati si sono accorti che i ghiacci della Groenlandia sono più sottili di quanto si pensasse. Non so quali idee avevate voi sullo spessore dei ghiacci della Groenlandia, ma era comunque sbagliata per eccesso. Il problema è che questa scoperta ha costretto gli scienziati a rifare i calcoli sul possibile scioglimento dei ghiacci medesimi, che potrebbe accadere qualora la temperatura salisse di appena 1,6 gradi rispetto a quella di epoca pre-industriale. Per darvi un'idea, prima si pensava che la temperatura dovesse salire di 3,1 gradi. Non si può negare che questo annuncio imprima un senso di urgenza, di imminenza, alla questione del riscaldamento globale tanto che, considerato un limite così sottile di escursione termica, viene istintivo mettere i sacchi di sabbia davanti alla finestra, come suggeriva il compianto Lucio Dalla.
Solo alla fine del rapporto, gli scienziati si decidono a fornire una precisazione non secondaria: raggiunta la soglia critica, il processo di scioglimento «richiederà decine di millenni». Questo conduce a un'altra scoperta: il rispetto per l'ambiente è una questione seria, fondamentale, ma estranea a quell'orgasmo da film catastrofico che, troppo spesso, una malintesa cultura ecologica vorrebbe inculcarci.
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