Giornata storica

Sapevate che la giornata di oggi, 19 gennaio 2013, segna una data storica e a suo modo dolente nella moderna storia televisiva. Lo sapete se siete tra i tanti - tantissimi, invero - che in questi giorni hanno seguito, sui giornali e soprattutto in Rete, una notizia circa la soap opera “Beautiful”.

Nell’originale americano intitolata“The bold and the beautiful” (“L’ardito e il bello”), questa serie incentrata sul mondo della moda conobbe il suo battesimo televisivo nel 1987 e, da allora, ha intrattenuto il pubblico più tradizionale, quello che alla tv chiede compagnia e quindi palinsesti solidi, rassicuranti nella loro ripetitività, con un intreccio di storie sentimentali e sessuali che, concentrato su un pugno di personaggi consolidati, ha esplorato tutti i possibili accoppiamenti, adulteri, riconciliazioni, maternità desiderate e indesiderate, attrazioni fatali e fatalissime, spingendosi fin quasi sul territorio dell’incesto.

La giornata di oggi è storica perché uno dei personaggi principali - la machiavellica Stephanie Forrester - morirà, televisivamente parlando, nelle braccia di un’altra “eterna” presenza della soap, la bionda Brooke Logan.

Tutto ciò è “storico”, naturalmente, solo nel limitato territorio della televisione e, soprattutto, dei suoi fruitori più autentici, coloro che, per anzianità e condizione fisica o sociale rappresentano il pubblico fedele, abitudinario, un poco rassegnato e intellettualmente amorfo della nazionale. Laddove “amorfo” non è, beninteso, un insulto: è piuttosto la posizione di chi, nel quotidiano confronto politico, professionale e civile, si trova di solito messo un poco di lato, dato per scontato se non proprio negletto.

Nella sua finzione televisiva, la dipartita di Stephanie Forrester sarà oggi, per loro, una grave perdita: mancherà loro qualcuno con cui condividere ansie, furori, desideri, meschinità, sciocchezze, pensieri di traverso. Ovvero molto di più di quanto concedono loro i parenti in carne e ossa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA