Grandi e piccoli

Grandi e piccoli

Ecco come funziona la tecnologia. I tecnici hanno bisogno di spazio per sistemare i molteplici componenti del nuovo apparecchio che hanno progettato, un'invenzione che, secondo generale sensibilità e aspettativa, realizzerà i desideri di tutti. Un solo problema: questi componenti sono piuttosto grossi e l'apparecchio, di conseguenza, risulterà voluminoso.
Se l'invenzione funziona e l'apparecchio diventa un successo commerciale (a volte non c'è bisogno che funzioni perché ciò accada), il successivo sforzo dei tecnici si concentrerà nel rimpicciolire e alleggerire l'apparecchio. Questa fase, della durata di alcuni anni (dieci o anche più) finisce per produrre meraviglie tecnologiche in fatto di compattezza e leggerezza: apparecchi-sogliola e macchinari-pulce.

Anche i telefoni cellulari hanno attraversato questa fase. L'hanno attraversata e sono arrivati dall'altra parte: ovvero sono tornati a essere tornati ingombranti. Questo accade perché i cellulari non sono più soltanto cellulari ma incorporano le funzioni di un computer, di un dvd player e di una playstation. Ecco che cosa accade: un tale che passeggia tranquillamente per la strada guardando un film o cercando di passare di livello in "Grand Theft Auto" viene interrotto da una telefonata. Senza poter trattenere una smorfia di disappunto, porta all'orecchio un affare della taglia di un materassino da spiaggia.

Sarà dunque necessario che la tecnologia si impegni di nuovo a ridurre questi apparecchi, a riportarli a una scala più maneggevole. Non sarà facile, questa volta, perché ora la gente da questi apparecchi si aspetta nientemeno che la visione di un film. Forse bisognerà girare film adatti alla taglia dei rimpiccioliti apparecchi: vedo già una storia ambientata in un'ex cabina del telefono trasformata nel più avanzato telefonino del mondo.

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