Le questioni su quanto pesiamo, perché pesiamo troppo e come possiamo fare per pesare di meno, occupano, se ci pensate, una consistente fetta della torta informativa quotidiana. Solo ieri, senza essere particolarmente interessato all’argomento, sono incappato in due articoli piuttosto sorprendenti.

Il primo raccontava di una teoria secondo la quale a far aumentare la ciccia sarebbero fatica e privazione del sonno. Lavorare troppo, affaticarsi e, soprattutto, dormire poco e male sarebbero fattori che concorrono a modificare le nostre abitudini alimentari e certo non in meglio. Stanchezza e sonno arretrato si accompagnerebbero infatti con la tendenza a mangiucchiare schifezze fuori pasto. Dalle schifezze alla ciccia, il metabolismo è breve.

Il secondo articolo richiamava invece l’attenzione su uno studio condotto in America. I dati raccolti dai ricercatori proverebbero una inedita relazione tra inquinamento e pancia. Laddove l’atmosfera è più ricca di ossido di carbonio, la popolazione tende a ingrassare.

Una terza ipotesi, del tutto personale, è che grassi o magri cambia poco: il problema è sempre il rapporto con noi stessi. Chi mangia si gratifica nel breve periodo, chi digiuna punta su un appagamento estetico a lungo termine. In entrambi i casi, finiamo comunque per compiacere il nostro piccolo io spaventato.

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