Gratta un ministro

Pare ci sia un gran scandalo – il che, oggigiorno, equivale a dire: un gran numero di insulti in Rete – intorno al ministro per le Finanze greco Yanis Varoufakis. Egli ha, ad Atene, una bella casa. Non bastasse, ha una bella moglie, la signora Danae Stratou, che risulta essere pure ricca. Lo scandalo sta nel fatto che Varoufakis ha mostrato entrambe, casa e moglie, in un servizio fotografico apparso su Paris Match.

Nelle immagini si vede il ministro e la moglie mentre si godono la casa. Cenano sul terrazzo, guardano il panorama, brindano con vino bianco ghiacciato e si abbracciano come due sposini, anche se tanto “ini” non sono visto che arrivano tutti e due alla cinquantina.

Lo scandalo sta nel fatto che siccome la Grecia è ridotta con le pezze al Dodecaneso, forse non è il caso che un ministro – per le Finanze, oltretutto – faccia lo sborone con case e mogli. Capisco ma dissento. Nell’esibire su Paris Match il suo orgoglio di marito e firmatario di rogito, Varoufakis si comporta né più né meno che da uomo del popolo.

Stesso atteggiamento, in fondo, lo adottiamo anche noi quando, con tutte le nostre lamentele per le tasse, la crisi, la delinquenza e la difesa del Milan, “postiamo” su Facebook la bella vacanza a Formentera, la cenetta nel ristorantino umbro, la polenta pasticciata appena uscita dal forno che come la facciamo noi non la fa nessuno.

Questo vecchio mondo è sempre stato legato all’apparenza. Una volta, in politica, funzionava lo sfarzo, oggi va di moda l’austerità. Nessuno, comunque, si occupa della sostanza. Fuori dalla politica, la frugalità è meno “trendy”: se uno va in vacanza a Playa del Carmen ci tiene a farlo sapere, se poi mangia pure l’insalata all’ostrica da Cracco sarà bene che ne dia testimonianza al mondo.

Tutto ciò accade – ci accade – perché siamo uomini e gli uomini, come turisti maleducati, prima di tornare a casa vogliono lasciare sulla superficie del loro pianeta archeologico un piccolo scarabocchio personale. Cose che fanno gli uomini e, non sempre ma può capitare, se gratti un ministro ci trovi un uomo.

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