Ho visto un re

Certe cose capitano solo in Inghilterra. L’aver organizzato le Olimpiadi in modo sbarazzino ma impeccabile, lasciando al mondo l’immagine di un Paese affidabile ma nello stesso tempo lieve di spirito, non basta: ecco una notizia che viene a turbare il soave quadretto inglese.

A quanto pare, da quelle parti si sono persi un re. Non un re qualunque, tra l’altro: Riccardo III, sul trono per due soli anni (dal 1483 alla sua morte in battaglia nel 1485) ma celebre per l’opera teatrale eponima di William Shakespeare. La notizia, per la verità, non è proprio che gli inglesi hanno perso Riccardo III (il luogo della sua sepoltura da secoli è oggetto di ricerche e perfino di leggende), piuttosto che potrebbero averlo trovato. Il guaio è che le ossa regali riposerebbero in un luogo poco consono: sotto un parcheggio.

La storia è questa: gli storici pensano che, ai tempi, le spoglie mortali di Riccardo III furono messe a riposo in una certa chiesa che oggi non esiste più e per anni e anni si è discusso su dove esattamente sorgesse. Gli archeologi ora ritengono di aver individuato l’antico sito sacro in un parcheggio di Leicester: trovata la chiesa, trovato il re che vi è sepolto dentro.

Su come procedere, gli inglesi non hanno dubbi. Il parcheggio diventerà presto uno scavo archeologico che una squadra di esperti passerà al setaccio per trovare anche i più piccoli resti dell’antico monarca e, riferisce il quotidiano Guardian, «garantire loro una adeguatamente solenne sepoltura nella Cattedrale di Leicester».

Questa operazione dovrebbe di fatto chiudere l’annosa vicenda e tranquillizzare l’intera popolazione inglese, sempre a disagio all’idea di aver un monarca fuori posto. Problemi che non hanno i cittadini della Repubblica italiana. Da noi niente re sotto i parcheggi: soltanto posti per sottosegretari sopra.

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