Hostaria!

Hostaria!

Nel film a episodi "I nuovi mostri", girato nel 1977 quale sequel, non del tutto riuscito, del monumentale "I mostri" (1963), Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi danno vita, tra gli altri personaggi, a due anziani amanti i quali, il primo romano, l’altro milanese, gestiscono insieme una rustica "Hostaria" della capitale.
Mentre in sala da pranzo una comitiva di pseudo-intenditori in cerca dei «sapori di una volta» attende con pazienza le portate, in cucina i due si abbandonano a una lite invereconda, scagliandosi ogni sorta di cibarie, mescolando pasta e farina con pattume, passeggiando nelle pentole e sottolineando il tutto con sonori «li mortacci tua» e «vadavialcù». Finalmente richiamati all’ordine, i due rimediano alla svelta qualche piatto da servire ai commensali i quali, accecati da un malinteso e snobistico amore per quanto credono «genuino» e «popolare», non mancano di apprezzare le qualità «divine» di quel pasto in realtà lercio.
Una riedizione della simpatica sequenza è stata offerta ieri in piazza Montecitorio da Umberto Bossi e dal sindaco Gianni Alemanno, in occasione di un pranzo riconciliatorio dopo il famoso «Sono Porci Questi Romani» del senatur. Tra un piatto di rigatoni e uno di polenta, non senza che i rispettivi militanti si siano scambiati  parecchi «vadavialcù» e un bel po’ di «mortacci vostra», c’è stato l’auspicato abbraccio: «Pace fatta». Adesso, tocca a noi: come nel film, saremmo chiamati a mandar giù ’sta roba e a sostenere, con aria rapita, che ci è proprio piaciuta.

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