I miserabili

I miserabili

«MOLFETTA (BARI) - Avrebbe chiesto denaro per anticipare gli appuntamenti delle visite mediche specialistiche, obbligatorie e gratuite, alle quali i marittimi devono sottoporsi annualmente se vogliono imbarcarsi: per questo un infermiere di Molfetta è stato posto agli arresti domiciliari per concussione. Dalle indagini è emerso che l’uomo, per anticipare la visita medica presso il laboratorio in cui lavorava, chiedeva 20 euro».

Ai tempi della scuola, ricordo un tale che prendeva gli si consegnassero alcune monete per non acchiappare il prossimo per il collo e strofinargli il pugno sulla testa. A parte questo scambio, che tuttavia credo configurasse più che altro il reato di estorsione, i 20 euro dell’infermiere di Molfetta mi sembrano la corruzione più a buon mercato di cui abbia avuto notizia.
Intenerisce un poco, la sommetta, e mette anche tristezza. Soprattutto a chi ricorda gli anni in cui le mazzette erano faccende serie, opulente, sfacciate nella loro abbondanza. Venti euro, francamente, sono quasi un insulto all’antica arte della corruttela, uno sberleffo all’aristocratica consuetudine di tagliare la fila e prevalere sul plebeo.

Un filo conduttore, per fortuna, ancora unisce le due lontane facce del malaffare: venti o ventimila euro non fa differenza, la mazzetta resta sempre una faccenda da miserabili.

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