Baciato in fronte da una buona idea – evento rarissimo, più raro di quanto si pensi – il presentatore-comico americano Jimmy Kimmel ha mandato in giro una telecamera e un'intervistatrice riuscendo a provare una verità sconcertante e profondissima insieme: nell'anno di grazia 2014 l'ignoranza non è più contemplata. Questo non significa che non esista più, tutt'altro: significa invece che nessuno è più disposto ad ammetterla.
Bisogna dire che per provare la sua teoria Kimmel ha scelto un habitat favorevole: un festival di musica “alternativa”. Chi segue questi canali musicali per così dire non ufficiali, ostenta di solito un'approfondita conoscenza della materia. Non solo: si picca anche di sapere chi sarà la prossima band di successo e quali gruppi “emergenti” stanno per lasciare il segno. Mai e poi mai ammetterebbe di essere impreparato. Ecco perché l'intervistatrice mandata da Kimmel ha avuto buon gioco a porre domande tipo “Tra poco suonerà Contact Dermatitis (Dermatite da Contatto, ndr), pensi che ce la farà ad avere successo?” ottenendo risposte come “Certo, sicuro, assolutamente”. Con disinvoltura, la reporter ha chiesto poi informazioni dei Tonya and the Hardings (“Ho sentito che picchiano duro”) per ricavarne informazioni illuminate e dettagliate su un gruppo che, ovviamente, non esiste.
Forse la vanità, forse la voglia di non sfigurare davanti alla telecamera: diversi sono i motivi che hanno portato gli appassionati di musica a mentire. Il più profondo è che in una società in cui non più la forza o il rango hanno potere, la differenza la fa solo la conoscenza o, meglio, il presunto accumulo di informazioni di cui ognuno di noi dispone. Tale è l'importanza di questo patrimonio che, pur di esibirlo, siamo disposti, dispostissimi a inventarcelo. La morale è stranamente consolante: siamo gli idioti di sempre, solo più bugiardi. Perché sia consolante non lo so. E nel confessare la mia ignoranza, per una volta mi sento virtuoso.
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