Il candidato presta ascolto alle esigenze del territorio, vigila sulle criticità, mantiene la flessibilità e segue un percorso di sviluppo che, con equilibrio, miri a valorizzare le potenzialità.
Il candidato, nel rispetto del pluralismo, non perde di vista i valori fondamentali; rispetta e, anzi, implementa le tradizioni, nella convinzione che da esse trae linfa vitale lo spirito comunitario che ci ha resi grandi.
Il candidato intende riconsegnare la città ai cittadini, dopo che per troppo tempo è stata loro sottratta da politiche predatorie che hanno fatto l’interesse di pochi a fronte del benessere dei più: questa stagione di opportunismo amministrativo può dirsi finita, nel momento in cui grazie al voto la gente si riappropria di quanto le è pertinente e non sarà l’avidità dei potentati a fermare l’opera di chi ha fatto del buon governo la propria bandiera, come gli elettori ben sanno.
Il candidato dice basta a una politica del Palazzo, separata dalle esigenze concrete dei cittadini: per questa ragione la porta del candidato sarà sempre aperta a chiunque vorrà portare un’idea, una critica, un contributo, un incoraggiamento e uno sprone a far meglio; perché, nella vita, bisogna saper cogliere ogni occasione di migliorarsi e beato quell’uomo che, a fine giornata, può dire: non ho niente da rimproverarmi perché ce l’ho messa tutta.
Il candidato annuncia una nuova stagione di responsabilità: chi ha sbagliato paghi, chi ha fatto il furbo sia smascherato, chi ha approfittato venga sfruttato, chi fa da sé fa per tre e chi non salta della Casta è.
Il candidato mira alla messa a punto di uno strumento urbanistico che, nell’armonizzazione dell’esistente con il progettuale, garantisca adeguato sviluppo e doverosa tutela dell’ambiente, così come vogliamo consegnarlo ai nostri figli.
Il candidato, nel rispetto del pluralismo, non perde di vista i valori fondamentali; rispetta e, anzi, implementa le tradizioni, nella convinzione che da esse trae linfa vitale lo spirito comunitario che ci ha resi grandi.
Il candidato intende riconsegnare la città ai cittadini, dopo che per troppo tempo è stata loro sottratta da politiche predatorie che hanno fatto l’interesse di pochi a fronte del benessere dei più: questa stagione di opportunismo amministrativo può dirsi finita, nel momento in cui grazie al voto la gente si riappropria di quanto le è pertinente e non sarà l’avidità dei potentati a fermare l’opera di chi ha fatto del buon governo la propria bandiera, come gli elettori ben sanno.
Il candidato dice basta a una politica del Palazzo, separata dalle esigenze concrete dei cittadini: per questa ragione la porta del candidato sarà sempre aperta a chiunque vorrà portare un’idea, una critica, un contributo, un incoraggiamento e uno sprone a far meglio; perché, nella vita, bisogna saper cogliere ogni occasione di migliorarsi e beato quell’uomo che, a fine giornata, può dire: non ho niente da rimproverarmi perché ce l’ho messa tutta.
Il candidato annuncia una nuova stagione di responsabilità: chi ha sbagliato paghi, chi ha fatto il furbo sia smascherato, chi ha approfittato venga sfruttato, chi fa da sé fa per tre e chi non salta della Casta è.
Il candidato mira alla messa a punto di uno strumento urbanistico che, nell’armonizzazione dell’esistente con il progettuale, garantisca adeguato sviluppo e doverosa tutela dell’ambiente, così come vogliamo consegnarlo ai nostri figli.
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