Come è noto, l’esperimento condotto nel 1954 a Helsinki da Urlich-Borht ha dimostrato che la quantità massima di cazzate alla quale, in media, il corpo umano può essere esposto è di 32 al minuto per gli uomini, 26 per le donne e 41 per gli spettatori abituali di "Amici". In questi giorni di campagna elettorale, purtroppo, tali limiti vengono superati senza che nessuna autorità si preoccupi per la salute pubblica. Ancora una volta, i cittadini sono lasciati soli a organizzare forme improvvisate di autodifesa. In questo frangente, ho la sola fortuna di conoscere la signorina Desolina Malinpeggio.
Sempre immersa nei suoi studi sul pessimismo assoluto, la signora mi ha recentemente confessato che il chiacchiericcio elettorale la sta disturbando. «Vede» ha spiegato, «la mia ricerca traccia una parabola storica del pessimismo come una traiettoria discendente. Una traiettoria, badi, dall’andamento costante: questa fase, accentuando l’imbecillità generale e di conseguenza bruscamente peggiorando la mia opinione del genere umano, introduce un errore nei calcoli. La cosa migliore sarebbe isolarmi completamente da ogni fesseria propagandistica».
Con slancio, ho subito confessato alla signora di provare la stessa esigenza e così, sui due piedi, abbiamo fondato il Comitato del Catino (nel quale chi parla del voto è un cretino) detto anche Confraternita dell’Ombrello (nella quale chi pensa alle elezioni è un tarello).
Le riunioni si tengono in casa mia o della signora senza altro conforto che una torta al limone. Una specie di Arca di Noè elettorale nella quale io e la signora godiamo di assoluta pace. Solo ieri abbiamo ceduto alla curiosità di sapere se la tempesta fosse passata. Ho dunque acceso la tv per vedere se una colomba recasse per caso un ramo d’ulivo. Si è sentita invece una voce: «Le autorità mi hanno pregato di non fare comizi nelle piazze». «Spenga, per carità!» ha riso la signora Malinpeggio, «Vuole un’altra fetta di torta?»
Sempre immersa nei suoi studi sul pessimismo assoluto, la signora mi ha recentemente confessato che il chiacchiericcio elettorale la sta disturbando. «Vede» ha spiegato, «la mia ricerca traccia una parabola storica del pessimismo come una traiettoria discendente. Una traiettoria, badi, dall’andamento costante: questa fase, accentuando l’imbecillità generale e di conseguenza bruscamente peggiorando la mia opinione del genere umano, introduce un errore nei calcoli. La cosa migliore sarebbe isolarmi completamente da ogni fesseria propagandistica».
Con slancio, ho subito confessato alla signora di provare la stessa esigenza e così, sui due piedi, abbiamo fondato il Comitato del Catino (nel quale chi parla del voto è un cretino) detto anche Confraternita dell’Ombrello (nella quale chi pensa alle elezioni è un tarello).
Le riunioni si tengono in casa mia o della signora senza altro conforto che una torta al limone. Una specie di Arca di Noè elettorale nella quale io e la signora godiamo di assoluta pace. Solo ieri abbiamo ceduto alla curiosità di sapere se la tempesta fosse passata. Ho dunque acceso la tv per vedere se una colomba recasse per caso un ramo d’ulivo. Si è sentita invece una voce: «Le autorità mi hanno pregato di non fare comizi nelle piazze». «Spenga, per carità!» ha riso la signora Malinpeggio, «Vuole un’altra fetta di torta?»
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