Il libro del libro

Come si sa, Internet pullula di liste. C'è la lista dei dieci migliori alberghi della Moldavia e la lista dei dieci peggiori arbitri del Paraguay. Cercando bene, si possono trovare anche liste molto utili, come le dieci migliori saune di Baghdad o i venti più famosi alpinisti di Samoa. Qualcuno di recente ha messo online la lista dei “tredici libri che nessuno dovrebbe leggere prima di dormire”, 13 perché, nella tradizione anglosassone, tale è il numero della malasorte, la chiave dell'inaudito. E in effetti l'elenco dei 13 libri più spaventosi del mondo - perché questo vorrebbe essere - comprende parecchie raccolte horror, i racconti di Roald Dahl, scrittore dall'immaginazione alquanto articolata, e un romanzo di Joyce Carol Oates.

Trovo la lista interessante ma non posso sottoscriverla perché mancano i due libri che considero i più spaventosi in assoluto. Il primo è "Oliver Twist" di Charles Dickens. Le pagine in cui lo scassinatore William "Bill" Sykes uccide la sua amante e complice, la prostituta Nancy, ebbero il potere, da ragazzino, di tenermi sveglio molte notti e di insegnarmi qualcosa circa la bestialità umana.

Ma un c'è un secondo libro ancora più spaventoso di "Oliver Twist", e si trova in "Oliver Twist" stesso. Quando il piccolo Oliver protagonista del romanzo viene per la prima volta messo sotto chiave da Fagin, si ritrova da solo in compagnia di un libro che il perfido criminale gli ha scientemente messo sotto gli occhi: una "storia delle vite e dei processi dei grandi criminali". Io non ho mai letto questo libro, ma Oliver sì: "Si narravano orribili delitti che facevano gelare il sangue nelle vene, omicidi commessi in luoghi solitari, cadaveri nascosti in pozzi profondi o precipizi... Le terribili descrizioni erano così vive che le pagine giallastre sembravano divenire rosse di sangue, e le parole risuonavano nelle orecchie del fanciullo come se fossero sussurrate, in funebre mormorio, dagli spiriti dei morti". Un libro così, lo trovassi sul comodino, non lo leggerei mai. O forse sì. O forse no. O forse sì.

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