Il pianeta gemello

Il pianeta gemello

«Ci siamo!» deve aver gridato l’astrofisico alzando gli occhi dal mirino del telescopio (o piuttosto dallo schermo del computer): «L’ho trovato!» «Intendi il video della Bellucci che fa la danza del ventre?» gli ha subito chiesto, animandosi tutto, un amabile collega. «Ma no! Ho trovato un pianeta abitabile!»
All’Istituto di Astrofisica Pierre Simon Laplace di Parigi più o meno deve essere andata così, tanto che, qualche giorno fa, i responsabili del medesimo hanno orgogliosamente annunciato al mondo che, secondo loro, condizioni di vita del tutto simili a quelle della Terra, comprese le gite alla Certosa di Pavia e i fine settimana a Camogli, sarebbero presenti sul pianeta Gliese 581d: una Terra nuova di zecca a nostra disposizione nello spazio, visto che quella vecchia sta esaurendo le risorse.
Prima di selezionare Gliese 581d (il nome speriamo sia  provvisorio), gli astrofisici hanno esaminato centinaia di migliaia di pianeti: nessun altro presentava caratteristiche altrettanto simili al nostro. Alcuni erano troppo caldi, altri troppo freddi, in altri ancora il sabato sera si scatenava un casino tale che era impossibile dormire. Gliese 581d, invece, corrisponde perfettamente alle nostre esigenze: temperatura, umidità, gravità: praticamente un pianeta gemello.
Un solo problema: si trova a ben 20 anni-luce di distanza. Per raggiungerlo, e procedere a colonizzarlo, dovremmo moltiplicare la durata delle nostre vite per tremila. Il che è una pessima notizia per noi. Ma ottima per Gliese 581d.

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