In questo periodo molti negozi impiegano i professionisti dell'impacchettamento. Sarebbero, costoro, gli incaricati dell'aspetto esteriore delle strenne. Ebbene, è nostra impressione che siano responsabili anche di parecchi dei tipici cedimenti di nervi che accadono in questa stagione.

Se, al cenone di Natale, la nonna avrà lo sguardo vitreo e il nonno non riuscirà a pronunciare la parola “asbesto”, la ragione sarà senz'altro nel fatto che, pochi giorni fa, essi si sono rivolti a uno di questi professionisti.

L'impacchettatore, innanzitutto, non ha mai sottomano la carta adeguata al vostro regalo. Se il presente è minuscolo, egli disporrà solo di sacchettoni giganteschi con la riproduzione integrale degli affreschi della cappella Sistina; al contrario, se il regalo è ingombrante, il nostro vorrà a tutti i costi avvilupparlo in un francobollo serie San Marino. La geometria non lo impressiona: impassibile, proseguirà nei suoi sforzi a dispetto dell'impossibilità fisica di ricoprire un giocattolo delle dimensioni di una portaerei con due centimetri quadrati di carta. Il bello è che continuerà a tagliare, piegare, apporre adesivi e infiocchettare fino a quando riuscirà a porgervi un qualcosa che, nella sua testa, corrisponde al concetto di pacco regalo.

Se per caso uno di questi impacchettatori è vostro amico, vi preghiamo di considerare per lui-lei il perfetto regalo di Natale: un set di carta regalo in tutte le dimensioni. Non c'è neppure bisogno di farselo impacchettare.

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