Il regalo

Il regalo

Che fosse malmesso, addirittura malato, lo sospettavamo da tempo. Ma scoprire, oggi, della sua morte e della conseguente sepoltura è comunque una sgradevole sorpresa. Il caro estinto è il romanticismo, non quello storico, letterario, ma quello spicciolo, che per anni e anni ha fatto la fortuna di fioristi, artisti del cioccolato, poeti a gettone e compilatori di biglietti svenevoli.
Ad annunciarne la scomparsa è un gruppo di ricercatori cui è venuto in mente di studiare i moderni meccanismi psicologici dei regali scambiati nelle coppie. Il risultato testimonia di un crescente utilitarismo (è apprezzato il regalo "a telecomando", ovvero imbeccato dal festeggiato) a fronte di un sentimentalismo ormai agonizzante (scarso entusiasmo per il regalo "originale", "carino" o, peggio ancora, costruito dall'innamorato con le sue manine da impiastro).
In fatto di doni personali, invece di struggersi nell'attesa di ciò che un appassionato compagno/a potrebbe escogitare per sorprenderci, la scelta più soddisfacente sembrerebbe quella di buttar lì casualmente, senza parere, la data del compleanno (18 marzo), l'oggetto del desiderio (fotocamera Nikon D5100) e passare con puntualità all'incasso.
Triste ma logico adattamento dell'uomo in un'epoca di drammatico "spread" tra desideri e opportunità. Brutta notizia per i fioristi ai quali consigliamo una strategia di marketing: le rose rosse, dopo tutto, possono ancora tornare utili. Da posare, accompagnate da una prece, sulla tomba del romanticismo.

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