Il test

Il test

In queste giornate di infernale calura va colta l’occasione per realizzare esperimenti scientifici: è in condizioni estreme, infatti, che si possono testare le reazioni e i limiti dell’uomo. Qui, nel nostro piccolo, vorremmo appunto procedere a un esperimento. Per prima cosa prendete un foglio e buttate giù una liberatoria che escluda ogni responsabilità del sottoscritto per eventuali conseguenze nocive del test. Firmate e piegate il foglio, lasciandolo accanto a voi.

Fatto? Ora chiudete gli occhi e pensate a una coperta di lana. Una coperta a due piazze, soffice e spessa, magari decorata con motivi natalizi. Immaginatela distesa in morbide volute davanti a un caminetto nel quale un fuoco di pino arde vivace (se preferite, potete sostituire il fuoco con una scura montagna pulsante di rosse braci). Fate attenzione, ora: sulla mensola del caminetto c’è una tazza. Prendetela, è per voi. Accostatela al naso: mentre il ricco profumo del vin brulé - puro, dolce vapore alcolico arricchito da cannella e chiodi di garofano - investe le vostre narici, le gote si arrossano al calore del liquido quasi bollente. Sorseggiatelo, e concentratevi sulla discendente vampata che percorre l’esofago fino ad allargarsi nello stomaco, trasformandolo in una caldaia a lento e costante irraggiamento.

Finito il vino - non sentire il volto infuocato, le palpebre appesantite, il tepore della coperta sulle gambe? - è tempo per una buona sauna. La trovate alla vostra destra, basta aprire la porticina di abete rosso e una nuvola di vapore rovente vi investirà. Inutile togliere i vestiti: il caldo tweed che avvolge il vostro corpo andrà benissimo per una seduta a 80 gradi centigradi.

Ecco, il test è concluso. Se avvertite nausea, giramenti di testa, sensazione di perdita di conoscenza e debolezza generale, ebbene, l’esperimento è riuscito. Avremo dimostrato che, in condizioni estreme, le parole possono uccidere.

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