Se c'è un concetto sul quale quasi tutti cadiamo in equivoco è quello legato all'uccidere. Apprendiamo dei video sanguinari dell'Isis e d'istinto ci chiediamo come sia possibile decapitare a sangue freddo un essere umano. Dentro di noi, intanto, bolle il desiderio di vendetta: le teste che vorremmo veder rotolare, per una volta, sono proprio quelle dei barbari criminali.

Il gesto di uccidere è poi meccanizzato e spettacolarizzato dalla tv e dal cinema. Qui ci vien detto che far fuori qualcuno è infine una buona cosa, ovvero una soluzione definitiva e allo stesso tempo ragionevole per la minaccia portata, con gratuita ferocia, dal cattivo di turno. Uccidere però non è né desiderare, in senso astratto o specifico, di ammazzare qualcuno, né partecipare emotivamente all'eliminazione di un nemico virtuale. Uccidere significa spegnere una vita e sopportare le conseguenze di questa soppressione.

Conscio di quanto poco sappiamo sull'uccidere, un giornalista di vice.com è andato a chiedere a quattro persone che l'hanno fatto "che cosa si prova". Lo raccontano in un articolo un uomo che, senza colpa, ha investito in auto un pedone, un soldato che in Iraq ha partecipato a un'azione culminata con l'uccisione di sei "ribelli", un uomo che, pregato dal padre malato terminale di staccare la macchina che gli consentiva di respirare, ha scelto di accontentarlo, e un ragazzo che ha abbattuto a fucilate il rapinatore entrato nella sua casa.

Esperienze molto diverse, diversamente vissute da persone diverse. In tutte si ritrova però in controluce una convinzione profonda: nell'inevitabilità del gesto, nelle giustificazioni che lo hanno reso, al momento, accettabile, e nel senso di colpa continuamente respinto con la forza della ragione, rimane pur sempre la risentita consapevolezza di aver superato un limite, di aver bruciato in sé qualcosa di più profondo della legge, del pensiero e perfino della morale. Varrebbe la pena di pensarci, quando sentiamo le persone intorno a noi parlare di uccidere. Uccidere senza sapere che cosa stanno ammazzando.

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