In viaggio davvero

Tra le infinite e straordinarie possibilità offerte dalla tecnologia informatica – c'è un'app che fa da guida alla “spremitura” dei foruncoli e un'altra che si occupa di registrare i nostri movimenti intestinali – troviamo quel famosissimo servizio offerto da un motore di ricerca che non nomineremo per non fare della pubblicità, e che si chiama Google Street View.

Google Street View risulta curiosamente attraente nei giorni che precedono un viaggio importante: in teoria – e quasi sempre anche in pratica – esso consente di anticiparlo in forma digitale. Se abbiamo stabilito un itinerario preciso per il nostro viaggio, possiamo affidarci a Google Street View per averne un'anteprima piuttosto precisa: siamo in grado di percorrere una strada della città o del paese che andremo a visitare, e di andare avanti e indietro proprio come fossimo sfaccendati turisti. E' possibile guardare a destra, poi a sinistra, sopra e sotto: ci è consentito sbirciare nelle vetrine e, se individuiamo un tombino dissestato, possiamo, una volta sul posto, controllare se è ancora in quelle condizioni o se qualcuno si è preso la briga di sistemarlo.

Trovo Google Street View uno strumento interessante, ma non per le ragioni che forse si potrebbero pensare. E' certo il sistema pi preciso che abbiamo a disposizione per effettuare un viaggio senza muoverci da casa. E proprio perché è il più preciso, il suo fallimento è tanto più clamoroso. Pur fotografata a 360 gradi, la “realtà” di Google non è affatto reale: soddisfa, quando ci riesce, solo la vista. Una volta in viaggio sul serio possiamo invece apprezzare quanto anche gli altri sensi siano importanti per godere appieno dell'esperienza: il calore, o il freddo, sulla pelle; gli odori delle strade, tra fiori, scarichi e fughe di aromi dalle cucine; la consistenza della sabbia, il tocco del vento; i suoni delle strade, i silenzi notturni. Curioso che al termine di un viaggio ci si senta chiedere: “Che cosa hai visto?”. “Che cosa hai sentito” sarebbe la domanda più appropriata. Street View va comunque apprezzato. La sua pretenziosa piattezza deve essere sempre interpretata come un invito: a uscire di casa e mettersi in viaggio.

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