Ero tentato di far decidere a voi l'argomento della rubrica di oggi. Come, non lo so: un referendum, un sondaggio forse. Avrei potuto proporre due o tre temi e raccogliere la vostra preferenza. Poi, mi sono reso conto che il tema lo avrei imposto comunque: il tema sarebbe stato, appunto, la scelta di un tema.
Invece, quanto mi sentivo di esprimere era piuttosto l'incapacità di scegliere un argomento. Mi erano capitate sott'occhio due notizie: la prima riguardava il fuorilegge Billy the Kid, morto 129 anni fa, al quale il governatore del New Mexico, giusto ieri, ha rifiutato la grazia. La seconda offriva i risultati di uno studio psicologico secondo il quale bastano quattro secondi di silenzio in una conversazione perché una persona si senta irrimediabilmente respinta. Chissà come si sarà sentito respinto Billy the Kid dopo un silenzio, da parte del New Mexico, durato 129 anni.
Sta di fatto che, tra le due notizie, non riuscivo a decidere. Dopo una qualche riflessione, ho capito perché: davo troppo peso alla scelta. Forse inconsciamente, attribuivo alla prima rubrica dell'anno un'importanza particolare e nessun argomento - per quanto buffo, drammatico, interessante - mi sembrava degno dell'occasione. Risultato: una rubrica senza argomento. Se non questo: mai sottovalutare l'importanza di scegliere e, soprattutto, di incominciare. Che cosa? Qualunque cosa. Non c'è progetto importante o poco importante. L'importante è incominciare. Detto tra parentesi, l'unica attività che all’uomo è davvero concessa.
Invece, quanto mi sentivo di esprimere era piuttosto l'incapacità di scegliere un argomento. Mi erano capitate sott'occhio due notizie: la prima riguardava il fuorilegge Billy the Kid, morto 129 anni fa, al quale il governatore del New Mexico, giusto ieri, ha rifiutato la grazia. La seconda offriva i risultati di uno studio psicologico secondo il quale bastano quattro secondi di silenzio in una conversazione perché una persona si senta irrimediabilmente respinta. Chissà come si sarà sentito respinto Billy the Kid dopo un silenzio, da parte del New Mexico, durato 129 anni.
Sta di fatto che, tra le due notizie, non riuscivo a decidere. Dopo una qualche riflessione, ho capito perché: davo troppo peso alla scelta. Forse inconsciamente, attribuivo alla prima rubrica dell'anno un'importanza particolare e nessun argomento - per quanto buffo, drammatico, interessante - mi sembrava degno dell'occasione. Risultato: una rubrica senza argomento. Se non questo: mai sottovalutare l'importanza di scegliere e, soprattutto, di incominciare. Che cosa? Qualunque cosa. Non c'è progetto importante o poco importante. L'importante è incominciare. Detto tra parentesi, l'unica attività che all’uomo è davvero concessa.
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