Ingegner Superciuk

La video-giornalista ungherese Petra Laszlo - il nome sia detto e scritto a suo imperituro disonore - fa lo sgambetto a un profugo che fugge con un bambino in braccio e viene licenziata. Un tizio su Facebook apre una pagina “wall of shame” (“muro della vergogna”) per metterla alla gogna ma viene scambiato per la giornalista stessa e coperto di contumelie. Questo è il gradiente di intelligenza che circola oggi nell’aria, pardon, nella Rete.

Ovvio che non si possa generalizzare. Non tutti sono così stupidi. C’è chi, pur essendo molto intelligente, è stupido a modo suo.

Come riferiscono alcune testate online, uno studente di ingegneria meccanica all’Università del Michigan in una notte di febbrile lavoro ha progettato un aeroplano di nuova concezione. Quando dico progettato, intendo progettato: ne ha disegnato degli schizzi dettagliati e calcolata con precisione l’aerodinamica. Un lavoro che sarebbe stato rimarchevole se compiuto in mesi: portato a termine in una notte ha del prodigioso.

Ciò detto, troverete forse significativo un particolare: terminato il lavoro lo studente si è infilato a letto per concedersi qualche ora di sonno e, al mattino, non aveva alcun ricordo del lavoro compiuto la notte prima. Quei fogli sparsi sulla scrivania potevano essere stati messi lì dalla Maga Magò, per quanto ne sapeva lui. Un’amnesia dovuta al super-lavoro? Niente affatto: mentre progettava e disegnava, calcolava e inventava, il portentoso studente del Michigan era completamente sbronzo.

Pubblicata su Twitter al compagno di stanza dell’ingegner Superciuk, la storia (e i disegni) ha fatto il giro della Rete, raccogliendo i commenti più disparati. In più numerosi, forse, quelli di chi non vedeva l’ora di esaltare presunti effetti stimolanti dell’alcol e di agguantare la prossima birra in possesso di un alibi di ferro. Il cerchio si chiude: l’intelligenza del terzo millennio corre sempre per il passaggio obbligato della stupidità.

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