Interconnessione

Interconnessione

Forse, se avessi l’incarico di trovare una parola adatta a definire questi tempi privi di frontiere, finirei per scegliere "interconnessione".
Non un granché, come parola; francamente suona perfino indigesta. Eppure, a quale altro termine votarsi per sottolineare il complesso, imprevedibile intrecciarsi dei mille piani di cui si compone la realtà attuale? L'arte è commercio, il commercio è arte; la tecnologia è arte e commercio insieme; la cultura, infine, si compone di tutte queste cose e altre ancora. E l’industria? Certo di questo labirinto non può dirsi estranea; anzi, vista l’importanza che ha, si può senz’altro affermare che ne è una componente fondamentale.
Ecco allora che partendo da un punto A del labirinto sarà possibile arrivare a un punto B, opposto, in apparenza lontanissimo e addirittura incongruo, ma comunque collegato e, di conseguenza, "interconnesso". Un esempio: è ora possibile partire dai fumetti e arrivare alla guerra.
È già accaduto, in effetti. Un’industria bellica inglese, ottenuto un contratto con l’Esercito, ha messo in progettazione un veicolo corazzato leggero la cui forma, hanno riconosciuto i dirigenti, «è ispirata al film "Dark Knight" della serie Batman». In sintesi, i soldati del Regno Unito raggiungeranno la linea di combattimento a bordo di una Bat-mobile. A quel punto potranno solo augurarsi di non dover impugnare le pistole di Cocco Bill.

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