Intimoriti? Mai

È straordinario: non c’è modo di scovare, in Europa, qualcuno disposto a lasciarsi intimorire. Ho detto in Europa? Mi correggo: nel mondo. In tutto l’orbe terracqueo non si trova un’anima, neppure a pagarla, disposta a lasciarsi intimorire. Soltanto ieri, a metà giornata, le note di agenzia registravano la ferma posizione di alcune personalità tutt’altro che disposte a lasciarsi intimorire.
Attaccava il presidente del partito socialdemocratico tedesco, Sigmar Gabriel, il quale ha invitato i politici «a non lasciarsi intimorire e a continuare a frequentare manifestazioni pubbliche». Subito lo hanno spalleggiato dalla nostrana Lega Nord: secondo Massimo Zanello, capogruppo in Regione Lombardia, «è ora che l’Occidente si svegli e non si faccia intimorire dall’aggressione costante e continua alla propria libertà da parte dell’estremismo islamico». Dalla Norvegia, così duramente provata, una variazione sul tema ma, sostanzialmente, l’affermazione dello stesso concetto: invece di "intimorire" il primo ministro Jens Stoltenberg - o chi ha tradotto il suo pensiero - ha usato il verbo "intimidire", ma comunque  per assicurare che non ci sarà modo di ottenere un effetto simile nel suo Paese. Nella scia di Stoltenberg si è mosso l’italiano Pd, il cui membro della segreteria Nico Stumpo ha assicurato che il partito di Bersani «non si farà intimidire ed è pronto a sfidare tutti».
Lo ripeto: è straordinario che non si trovi nessuno disposto a farsi intimorire (o intimidire) in un’epoca così evidentemente dominata dalla paura.

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