Una farmacia dice che deve ordinarlo, un’altra che l’ha appena finito, in una terza si stupiscono: «Pensavamo di averlo, invece l’abbiamo venduto fino all’ultima scatola». Capita, certo: le farmacie non possono avere in negozio, e in magazzino, l’assortimento completo di pillole, fiale, pomate, polveri, balsami, unguenti, supposte, vaporizzatori, compresse, decotti e impacchi con i quali l’umanità cerca di curare se stessa. Soprattutto, quando occorre stipare gli scaffali con faccende omeopatiche, giochi per bambini ed essenze boschive.
In questo caso, però, la tripla mancanza è forse significativa di una tendenza sociale, perché riguarda un popolare prodotto multivitaminico nella sua variante “50+ uomo”, quella destinata cioè ai maschi oltre i 50 anni di età. Un integratore al quale il vostro affezionatissimo fa ricorso per proteggere le sue vecchie ossa dagli oltraggi del tempo che passa.
L’assenza del summenzionato prodotto da tre farmacie annuncia il fatto che in giro ci sono molti ultracinquantenni. Non solo: attesta anche il fatto che questi ultracinquantenni lottano strenuamente per tenersi in salute. Prevedo che presto dovremo contenderci le pastigliette vitaminiche all’arma bianca, poi le capsule di papaya, le scarpe ortopediche e infine i fatali pannoloni. Sarà una battaglia nobile e cavalleresca, non ne dubito, anche se, data l’età, nessuno di noi si ricorderà perché la combattiamo.
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