La conquista

La conquista

Una ricerca effettuata negli Stati Uniti ha portato a un esito che, nell’annuncio consegnato alla stampa, risuona di accenti trionfali quando non di vera e propria commozione: «I bambini hanno una coscienza ecologica».

Al risultato si è arrivati presentando a 61 bimbi di età compresa tra i 6 e i 10 anni una serie di cartoncini. Su ogni cartoncino, un disegno, ovvero la rappresentazione di una scenetta. Alcune di queste scenette riguardavano azioni immorali contro le persone (ad esempio, il rubare soldi a un compagno di classe), altre contro l’ambiente (danneggiare un albero, non utilizzare i contenitori per il riciclaggio), altre ancora comportamenti inopportuni, classificati come "cattive maniere": afferrare il cibo con le mani, usare i calzini smessi da Ignazio Marino. Nei bambini non c’è stato alcun dubbio nello scegliere gli atti contro le persone come quelli più gravi e riprovevoli. Ma la sorpresa sta nell’aver messo i comportamenti contro la natura al secondo posto, anticipandoli alle vecchie, care "cattive maniere" tanto censurate, per secoli, dai genitori. Secondo i ricercatori, questo configura lo svilupparsi nei bimbi di un "pensiero biocentrico", che mette la natura in primo piano e definisce senza esitazioni l’ambiente come "cosa viva" di cui avere rispetto.

In futuro, insomma, diventeranno frequenti richiami di un genere inedito: «Lascia stare quel fiore. Piuttosto, ficcati le dita nel naso». Non escluderei affatto si tratti di una conquista.

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