Hanno molto successo su YouTube dei piccoli film d’animazione intitolati “Simon’s Cat”. Li cura, dal 2008, l’animatore britannico Simon Tofield, il quale vi riversa tutta la sua esperienza di coinquilino di un gatto, anzi di quattro gatti.
A parte una parziale antropomorfizzazione del simpatico gatto protagonista dei cartoon, è lampante che Simon conosce molto bene la vera natura dei felini domestici e ha attraversato una a una tutte le piccole disavventure che toccano a chi decide di tenerne uno o più in casa. Le storielle variano sugli ingegnosi e nello stesso tempo ingenui trucchi che il gatto mette in pratica per farsi riempire la ciotola. Espedienti che si concludono sempre in disastri domestici: suppellettili infrante, mobili danneggiati, vestiti strappati, eccetera. Nonostante ciò, il gatto di Simon è irresistibile nella sua gattesca ribalderia e Simon stesso, ne sono certo, non se ne separerebbe mai – dalla versione reale, intendo – anche se mancasse di portargli un solo contatto su YouTube.
Moltissimi studi concordano su un punto: tenere un animale domestico – un cane o un gatto su tutti – aiuta a diminuire lo stress ed è un ottimo antidoto contro la rabbia della vita moderna. La questione è: perché? Come il gatto di Simon dimostra, vivere con un quattrozampe peloso è spesso come ospitare un piccolo terremoto vagante. Perché lo facciamo? Ci si affeziona, certo: lo sappiamo tutti. Ma a che cosa esattamente?
Alcuni sostengono che l’animale domestico sarebbe l’ultimo collegamento rimastoci con la Natura dalla quale, nonostante l’aria condizionata e il wi-fi, dovremmo sempre ricordarci di provenire. Il gatto è dunque una versione tascabile e portatile di quella Natura che così brutalmente abbiamo chiuso fuori di casa. Imparare a riconoscere i suoi comportamenti, entrare in sintonia con il suo carattere, ci riavvicina a quel mondo di istinti, necessità ed energie dal quale abbiamo, per varie ragioni, preso le distanze. Quanto a me, sono felice che i miei gatti mi riportino alla Natura: sento in me, ogni volta, lo scorrere tumultuoso della Sua forza. Almeno fino a quando mi arrivano in casa con una lucertola. Allora sono urla.
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