La fotocatastrofe

La fotocatastrofe

Nevica in Siberia e nessuno se ne accorge. Nevica a New York e il mondo è inondato di fotografie. La coltre, certamente impressionante, che ha coperto la metropoli americana è stata fotografata come non mai, da professionisti e da dilettanti, da grandi e da piccini, e i risultati di tale frenetico scattare sono visibili a tutti, nella Rete.
Curioso: per molti, addirittura una moltitudine, non c’è neve senza cane. La foto che immortala la grande nevicata, dunque, è in realtà un’immagine del cane di fronte alla medesima. Ecco Cooper che scodinzola davanti a un pupazzo, ecco Billy che si rotola in un bianco cumulo: esempi del genere sono centinaia se non migliaia.
Perché? La neve, credo, c’entra poco. Rappresenta soltanto una scusa per agguantare la macchina fotografica e catturare le sembianze del nostro animale domestico allo scopo di esibirle al mondo. E poiché il suddetto animale è spesso una proiezione, in qualche caso neppure troppo approssimativa, di noi stessi, se ne deduce che moltissime persone hanno approfittato di una nevicata straordinaria per farsi vedere sul luminoso palcoscenico globale.
A pensarci bene, è la rivincita di quelli che facevano ciao con la manina ogni volta che, in tv, passava il giro d’Italia. Bollati come provinciali, burini e sempliciotti, si ripresentano con successo nella città più "glamour" e "trendy" del mondo. Bisognerà tenerlo a mente, la prossima volta che ci capita a tiro una catastrofe.

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