La guarigione

La guarigione

Nei giornali impazzano (?) i consigli per non invecchiare. Stabilito il fatto che il miglior modo per non diventar vecchi è declinare l’invito a nascere, sarebbe interessante approfondirli, questi articoli, non fosse per il fatto che, terminata la lettura integrale, ci si ritroverebbe alquanto invecchiati.

Per osservazione empirica, ci sentiamo di dire che l’età dell’Uomo passa attraverso tre fasi, tutte definite dai malanni. Nella prima fase, la più giovane, l’Uomo è privo di malanni; egli si limita ad ascoltare gli altri che parlano dei loro: «Non mi ci faccia pensare, signora. Ci son giorni che la cervicale mi fa impazzire. Parte da qua dietro, nel collo, giù per le spalle, fino alla gamba che non mi riesce neanche di piegare il ginocchio».

Nella seconda fase, più matura, l’Uomo si trova personalmente alle prese con un acciacco. È possibile, a questo punto, che egli ne parli costantemente o che si senta interrogare in proposito. Allo scrivente, in virtù di un incidente accaduto due anni orsono, viene spesso chiesto: «Come va la gamba?»

La terza fase si definisce dal fatto che l’Uomo non parla più dei suoi malanni e nemmeno ascolta più gli altri che ne parlano. Sono gli altri che, tra loro, ne discutono: «No, per quello la sua pressione è buona. Bisogna sempre tenergli d’occhio l’azotemia, ecco». Potrebbe sembrare triste, questa autoesclusione un po’ malinconica, ma non vi fate ingannare: significa soltanto che l’Uomo è guarito da se stesso.

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