La guerra di Martha

La guerra di Martha

Oggi ho capito che non c'è da preoccuparsi: questo mondo ce la farà. Non solo il mondo: anche la razza umana troverà finalmente modo di fare un uso decente dell'intelligenza che millanta. Purtroppo sarà necessario attendere ancora qualche anno perché la natura faccia il suo corso e si sbarazzi delle vecchie generazioni – la mia, per esempio – per far spazio a quelle nuove.

I giovanissimi stanno già dimostrando di poter cambiare le cose molto meglio di quanto rottami come il sottoscritto abbiano mai sognato di fare. Prendete il caso di Martha Payne, una ragazzina scozzese di 9 anni, la quale, stanca di vedersi servire alla mensa scolastica cibi scarsi in quantità, deludenti in sapore e indecenti in fatto di salubrità, ha deciso di avviare un blog (“NeverSeconds”: neverseconds.blogspot.com.es) nel quale registrare ogni giorno, con puntiglio, un diario alimentare. Accanto alla foto del vassoio con i cibi ancora intatti, Martha annota il menu del giorno, il suo giudizio personale in decimi (“food-o-meter”), il numero di forchettate necessarie a finirlo, un giudizio di salubrità (“health-rate”), il prezzo e, considerata la tendenza degli addetti alla mensa a trascurare le misure igieniche, il numero di capelli reperito nei piatti.

Martha è in contatto con coetanei di tutto il mondo che condividono le foto dei loro pasti scolastici, i commenti e le rivendicazioni. Risultato: le cose cambiano. La scuola di Martha è stata costretta a fornire ai ragazzi porzioni extra (e gratis) di frutta e verdura (al posto delle merendine in vendita nei distributori) e, come si può notare paragonando i post più vecchi con quelli recenti, il numero di capelli è in deciso calo. Ostinata e intelligente, Martha ha vinto la sua guerra del vassoio. E noi vecchie scarpe, come si suol dire, siamo servite.

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